BONUS CONDIZIONATORI 2020: COME FUNZIONA
Il bonus condizionatori è un’agevolazione fiscale legata all’acquisto di questo elettrodomestico a basso consumo energetico, e quindi con un minor impatto ambientale. Sostanzialmente, possiamo dire che il bonus condizionatori 2020 può tradursi in una detrazione che, a seconda della tipologia del lavoro eseguito, può essere del 110%, del 65% o del 50%.
COME FUNZIONA
L’acquisto deve essere effettuato entro il 31 dicembre 2020 per le singole unità abitative, mentre per i condomini si estende fino al 31 dicembre 2021. Con la Legge di Bilancio 2020 diventa ancora più vantaggioso usufruirne, perché la detrazione potrebbe non venire applicata sulle tasse ma direttamente sul prezzo di acquisto dei condizionatori. Il suddetto bonus, dà diritto a una detrazione del 110% – con la modalità credito d’imposta o cessione del credito – solo se l’acquisto del condizionatore e i relativi lavori di installazione vengono eseguiti all’interno di quei lavori di efficientamento energetico che si qualificano come “trainanti”.
LAVORI TRAINANTI: QUALI SONO
Per lavori “trainanti” si intendono:
- interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio, su almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio (il cosìddetto cappotto termico). A tal proposito, si osserva che l’articolo 2 del Decreto Legislativo 192/05, recante “attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al “rendimento energetico nell’edilizia”, fornisce una definizione di “edificio” tale per cui il super bonus si può applicare a un fabbricato composto o meno da più unità immobiliari, ma anche a singoli appartamenti inseriti all’interno di condomini (in tal caso si interverrebbe coibentando internamente le superfici).
- interventi sulle parti comuni di fabbricati costituiti da più unità immobiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione (ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo) o con impianti di microcogenerazione. L’intervento impone la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, pertanto, da una lettura testuale della norma, non è sufficiente la semplice sostituzione della caldaia ma è richiesta l’installazione di caldaie a pompe di calore o a condensazione a basso consumo.
- interventi su singole unità immobiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore (ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo), o con impianti di microcogenerazione. Tale intervento richiede la ristrutturazione dell’impianto termico, comprensiva di sostituzione del generatore di calore, intervento sulle tubazioni di distribuzione e sostituzione dei terminali di emissione.
BONUS CONDIZIONATORI AL 65% E AL 50%
Per chi acquista un nuovo condizionatore a pompa di calore sia per la climatizzazione estiva che invernale ad alta efficienza energetica, per sostituirne uno di classe inferiore, ma non all’interno di lavori trainanti, è possibile beneficiare di una detrazione pari al 65%. In questo caso, il tetto massimo di spesa detraibile per i lavori nel loro complesso è di 46.154 euro, da dividere in 10 rate annuali per 10 anni di pari importo. Infine, il bonus condizionatori spetta, sempre nella misura della detrazione al 50%, anche senza ristrutturazione se si acquista un climatizzatore a pompa di calore e l’intervento permette di sostituire un vecchio impianto con uno nuovo a pompa di calore e ad alta efficienza energetica.
BONUS CONDIZIONATORI 50% CON RISTRUTTURAZIONE
Il bonus condizionatori 2020 è invece al 50%, con ristrutturazione, quando l’acquisto di un condizionatore viene effettuato a seguito della realizzazione di opere edilizie, nell’abitazione o nelle parti comuni degli immobili residenziali, purché venga dimostrato che si è ottenuto effettivamente un risparmio energetico.
In questo caso è possibile acquistare un climatizzatore con pompa di calore anche non inverter, e cioè senza funzione riscaldante. L’importo massimo di spesa detraibile in questo caso è di 96mila euro, da dividere in 10 rate annuali per 10 anni di pari importo.
Fonte: FacileRistrutturare[dot]it
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